Non abbiamo vinto la guerra ma possiamo dire che uscire vittoriosi da almeno una battaglia è un passo avanti per riabilitare la cannabis e aiutare milioni di pazienti che si curano con la pianta.

Con una storica votazione, le Nazioni Unite hanno riconosciuto il valore terapeutico della cannabis.

La Commissione droghe dell’Onu ha accolto a maggioranza (27 stati membri contro 25) una raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che chiedeva di rimuovere la cannabis dalla Tabella IV della Convenzione Unica sugli stupefacenti del 1961 (!).Nell'elenco sono inserite le sostanze di valore medico e terapeutico estremamente ridotto.

E finalmente, invece, alla cannabis è stato riconosciuto un peso differente. Questo significa permettere alla ricerca scientifica di avanzare negli studi sulle sue proprietà mediche. E politicamente la decisione è importante anche per l'Italia (che ha votato sì in Commissione Onu) che in futuro potrebbe espandere l’accesso alle terapie e modificare la legislazione interna in materia.

Ma ancora c'è molto da fare e ancora ci sono tabelle da aggiornare, ritenute datate e poco funzionali perché non corrispondenti a evidenze scientifiche maturate poi negli anni.
Noi non ci fermiamo. Noi restituiremo alla canapa la dignità che merita.